Marsala deve il suo nome agli arabi ( Marsa-Allah porto di Dio), ma il nome originario era Lilybeo, un quadrilatero attorno al quale si trovavano le mura in difesa della città con le quattro porte. Oggi se andate in piazza della Repubblica ( Piazza Loggia) e vi posizionate all’angolo con piazzetta “dittatura Garibaldina” con la vista rivolta verso il mare avrete la possibilità di ammirare due delle quattro porte rimaste: Porta Garibaldi ( Portamare), e, a destra Porta Nuova; a sinistra alla fine del “Cassaro” si trovava Porta Mazara (distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale) e dietro di voi Porticella ( non più visibile ). Da lì potete iniziare il percorso per la visita del Centro Storico, interamente isola pedonale, iniziate con il Duomo dedicato al Vescovo di Canterbury, perché costruito in origine dagli imprenditori inglesi. Alla fine della visita della cosddetta “Matrice” prendete l’uscita laterale e vi troverete in una piazzetta coperta da alberi secolari andate a sinistra e dopo una decina di metri scorgerete la bellissima piazzetta Purgatorio con la fontana barocca e la chiesa del Purgatorio. Subito sulla destra e siete sulla Via Garraffa camminando sulla sinistra ci sono degli interessanti reperti archeologici della vecchia Lilybeo, proseguite fino a Piazza del Carmine, sede della Pinacoteca Comunale. Tutto l’anno vengono organizzate delle importanti mostre, ma comunque vale la pena visitarla, all’interno troverete uno splendido chiostro del XIII secolo. Adesso prendete la stradina che porta sulla via Bottino girate a sinistra e percorretela tutta fino ad arrivare in Piazza dell’Addolorata, siete nel cuore della città, lì trovate la sede del Comune uno splendido palazzo spagnolo e il mercato, esempio di una presenza degli arabi resa evidente dalla sua architettura. L’Antico Mercato la sera si trasforma in un punto di ritrovo grazie ai numerosi locali presenti. Dopo aver visto porta Garibaldi, chiamata così perché è da lì che entro il Generale dopo lo sbarco dell’11 maggio 1860, risalite la via Garibladi e non perdetevi il museo degli Arazzi fiamminghi, curato dalla Chiesa locale. Meritate un po’ di riposo. La via Garibladi è piena di bar e tavolini all’aperto. Fanno anche dell’ottima granita di limone.