Le origini di Marsala risalgono ai primi due secoli dell’età imperiale romana e al III secolo d.C. periodo in cui fu costituita la Colonia Helvia Augusta Lilybitanorum, Da allora miracolosamente è stata preservata una intera zona che adesso rappresenta il parco archeologico della città. Il Parco Archeologicoprevede il recupero del territorio e dell’abitato, la valorizzazione dei preziosi mosaici e dei reperti che sono stati rilevati in occasione dei precedenti scavi. Nell’area della zona di Capo Boeo sono stati rinvenuti resti d’abitazioni, di cui la più rilevante è l’insula, riportata alla luce nel 1939, datata circa II – I secolo a.C. che sembra rispettare un tracciato storico già esistente. L’edificio o Domus Edificata sopra una sorgente d’acqua dolce: Grotta della Sibilla Lilibetana. Appartenne inizialmente ai Basiliani e poi passò ai Padri Gesuiti. Questo antico luogo di culto, ispirato all’adorazione delle acque, diviene fonte battesimale e, identificato come dimora della Sibilla Sicula, meta di pellegrinaggio e di profezie. Monumento cristiano dell’antica Lilybeo, d’estremo interesse perché vive sul potere miracoloso dell’acqua, il luogo della Sibilla è collocato in una grotta profonda dove fino al ’400 si riunivano i primi cristiani di Lilibeo. Al centro della grotta sgorga tuttora la sorgente e davanti alla cavità si pone un altare in pietra con un’immagine in marmo di San Giovanni Battista, compatrono della Città, risalente al XV secolo. Vicino la chiesa di San Giovanni si trova il Baglio Anselmi , oggi sede del Museo Archeologico Regionale ma fino al secolo scorso era utilizzato come Stabilimento vinicolo. E’ parte del Parco Archeologico di Lilibeo. Nel 1986 fu scelto per l’esposizione e la conservazione del relitto della nave punica e dei numerosi reperti archeologici datati II e I secolo a.C. fino al I d.C., e di una straordinaria collezione di anfore che indicano la fiorente attività commerciale in questo mare.